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9 settembre 2013 1 09 /09 /settembre /2013 10:10

 

a cura di Ninnj Di Stefano Busà

 

Con la patristica che rappresenta la costruzione ideologico-teosofica dei Padri della Chiesa, ha origine il pensiero filosofico morale e cristiano del medioevo.

Tipica espressione ne fu Filone l’Ebreo, vissuto ad Alessandria intorno al 20

o 40 d.C.

Egli affrontò la lettura allegorica delle Sacre Scritture intraprendendo un percorso che, dalla Bibbia lo portò a dimostrare Dio attraverso i Profeti e le verità ad essi congiunte. I postulati su cui si fonda, a grandi linee sono:

Dio trascende in assoluto il mondo.

Egli è, anche se non possiamo o sappiamo spiegare cosa Egli è e come è.

A Dio si può giungere attraverso l’estasi che è una sorta di visione mistica.

Dio è creatore del mondo, nel senso che dall’informe materia caotica preesistente ha determinato e costituito il mondo, di cui la materia stessa occasiona il bene e il male.

Dio non creò direttamente per non contaminarsi con la materia, ecco perché viene attribuita a Lui una sorta di Trinità.

Le due forme originarie di bontà e potere aggiunte alla terza: il logos, formano i pensieri divini, ovvero le Idee.

La predicazione di Gesù è tramandata dal Nuovo Testamento che conduce alla Sacra Scrittura o Bibbia.

Il Nuovo Testamento è composto da tre Vangeli, quelli di Matteo, Marco e Luca, insieme al quarto di Giovanni cui seguono gli atti degli apostoli, le epistole di S. Paolo e dell’Apocalisse.

Il grande problema escatologico (salvifico) che interpreta il fine ultimo dell’umanità si snoda attraverso due filoni teoretico-speculativi.

1° quello degli Gnostici. Essi si collocano su un’interpretazione di Gesù molto filosofica e dottrinaria, il loro pensiero si sovrappone alla fede, ne prende il sopravvento considerando che la via della salvezza non si identifichi con la figura del Cristo o del credo fideistico divino, quanto invece con la conoscenza filosofica divina e le sue emanazioni, riconducibili all’impianto dottrinario delle filosofie e del pensiero.

Contro gli Gnostici e in gran parte contro il paganesimo che in vario modo e, durante il neoplatonismo combatterono il diffondersi del Cristiansimo reagirono gli Apologisti, pensatori e ideatori di un concetto divino che si battè per una più vasta ricognizione di tutta la materia divina, ribadendo le posizioni assunte dalla dottrina cristiana che si riassume tutta nella rivelazione degli apostoli e delle Sacre Scritture.

A sua volta anche la Patristica rivelò due volti: quella occidentale e l’altra orientale. Tra i grandi esponenti dell’uno e dell’altro troncone va ricordato Tertuliano, personaggio assai di spicco della patristica occidentale.

Sono appartenuti alla concezione orientale invece Clemente e Origene.

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