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28 novembre 2010 7 28 /11 /novembre /2010 09:45

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 500 gr. di "tagliata" di manzo, (a fette di medio spessore),  1 rametto di rosmarino, 1 pizzico di timo in polvere, mezzo spicchio d'aglio, 1 pizzico di dragoncello, 2 foglie di menta, 2 cucchiai di succo di limone, 4 cucchiai d'olio extravergine di oliva, sale e pepe.

 

Mettete in nun mixer l'olio, le erbe aromatiche, il mezzo spicchop d'aglio tritato, il pizzico di sale, il succo di limone e qualche grano di pepe. Frullate. Mettete le fette di tagliata sulla griglia elettrica, fatele cuocere 4 minuti da ogni lato, irrorandoli con l'olio aromatico preparato. Non pungete mai la carne. Trasferitela su un piatto di portata dopo aver preparato un letto di rape rosse al sale e limone con un trito finissimo di foglie di menta. Servite caldo con un Tocai del Friuli o un Primitivo di Manduria.

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27 novembre 2010 6 27 /11 /novembre /2010 15:07

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI. 500 gr. di petto d'anatra in un solo pezzo, 2 cucchiai di aceto balsamico, 2 foglie di alloro, 3 chiodi di garofano, 2 scalogni, 1 costa di sedano, 1 carota, 1 zucchina, 1 cucchiaio di cacao amaro in polvere, 1 bicchierino di Brandy, olio extravergine di oliva, sale e pepe.

 

Mettete il petto di anatra in una terrina, immerso in una marinatura di aceto balsamico, 2 cucchiai d'olio, l'alloro, i chiodi di garofano pestati e lasciatevelo per circa 2 ore, avendo cura di mescolarlo ogni tanto. Intanto, tritate finemente la carota, il sedano, la zucchina e fateli appassire insieme allo scalogno affettato in 4 cucchiai d'olio. Estraete dalla marinatura il petto, trasferitelo in uno stampo, irroratelo con un filo d'olio, aggiustate di sale e pepe, ponetelo in forno preriscaldato a 180° per 25 minuto. Il petto deve risultare gratinato all'esterno, ma roseo all'interno. Estraetelo, lasciatelo intiepidire perché si compattino le fibre della carne e affettatelo spesso. Togliete dalla padella il soffritto e tenetelo da parte. Fate sciogliere una noce di burro e versatevi dentro il Brandy in cui avrete sciolto il cacao amaro, mescolate bene, unite il soffritto, il petto di anatra affettato e fate insaporire tutti gli ingredienti con la carne. Trasferite in un vassoio e servite caldo. Vino per questo piatto eccezionale è il Rosato Five Roses di Lecce

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27 novembre 2010 6 27 /11 /novembre /2010 14:05

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI, 800 gr. di polpa di coniglio tagliata a dadoni, 4 foglie di salvia, 2 cipolle bianche, 2 patate, 2 cucchiai di capperi, 2 cucchiai di pinoli, 1 rametto di rosmarino, 1 bicchierino di Marsala, 80 gr. di funghi champignon, 1 limone non trattato, 1 nocetta di burro, olio extravergine di oliva, sale e pepe.

 

Pulite i funghi con uno straccetto bagnato Fate appassire in 2 cucchiai di olio la cipolla tagliata a rondelle. Versate i pezi di coniglio e fateli rosolare per 5 minuti. Sfumateli con un goccio di Marsala e fatelo evaporare. Mettete sul tavolo 4 fogli di alluminio e suddividete in ognuno: una foglia di salvia, le patate tagliate a fettine sottilissime, i dadoni di coniglio, alcuni aghi di rosmarino, un pizzico di pinoli, i funghi tagliati sottili, i capperi sgocciolati, 1 fettina di limone, salate e pepate, sistemate sopra una scaglietta di burro. Chiudete a fagottino e mettete sulla placca del forno a 180° per 20 minuti. Sfornate e servite direttamente in tavola i cartocci leggermente aperti. Vino consigliato Un Rosso Gattinara.

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27 novembre 2010 6 27 /11 /novembre /2010 13:42

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 4 fette di petto di pollo, 3 cucchiai colmi di porcini secchi, 2 cucchiai di mollica rafferma (o pangrattato), 1 foglia di alloro, 1 uovo, 1 cucchiaino di curry in polvere, olio extravergine di oliva, sale e pepe.

 

Sistemate nel mixer i funghi secchi e la mollica di pane raffermo, la foglia di alloro, e un cucchiaino di curry in polvere. Frullate tutto. Sbattete l'uovo e passate le fette di pollo prima nell'uovo, poi nel composto di pangrattato e funghi, pigiandole bene tra le mani per fare aderire la panatura. In una padella antiaderente fate scaldare 4 cucchiai d'olio, rosolatevi le cotolette di pollo per 5 minuti da ogni lato. Sistemateli su carta assorbente da cucina a perdere l'unto in eccesso. Servitele caldissime con un lattughino fresco condito con olio limone e prezzemolo. Vino consigliato  un Pinot Rosa Maschio.

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27 novembre 2010 6 27 /11 /novembre /2010 08:56

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 2 anguille di circa 500 gr. ciascuna, molte foglie di alloro, 1 limone non trattato, olio extravergine di oliva, sale e pepe nero in grani.

 

Eviscerate e lavate molto bene le amguille, tagliatele a pezzi grossi, metteteli in una teglia ricoperte da alloro, il succo dell'intero limone, il sale e il pepe in grani, (pestatene qualche grano), copritele ancora in superficie con altre foglie di alloro. Sigillate con una pellicola trasparente e lasciatele in infusione almeno 2 ore. Ora eliminate la pellicola, ponete in forno la teglia a 180° per 2025 minuti. Mescolandole di tanto in tanto col fondo di cottura. Servitele calde accompagnate da una polenta fumante e da un vino bianco di Custoza.

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27 novembre 2010 6 27 /11 /novembre /2010 08:46

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: cinque grosse patate, 1 scalogno, 3 ciuffi di prezzemolo, olio extravergine di oliva, sale e pepe.

 

Sbucciate le patate, tagliatele a dadoni grossi, lavateli e asciugateli bene. In una padella antiaderente versate 4 cucchiai d'olio, fate appassire lo scalogno tritato finemente, versate le patate, un mestolino di brodo vegetale (o di dado). Proseguite la cottura a fuoco basso mescolando spesso, finché le patate risultino morbide. A fine cottura, spolverizzate il trito finissimo di prezzemolo e aggiustate di sale e pepe (se necessario). Servite caldissime con qualsiasi piatto di carne o di pesce.

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27 novembre 2010 6 27 /11 /novembre /2010 08:31

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 4 fette di fegato di vitello (circa 100 gr. ciascuna), 1 uovo intero, farina, pangrattato, bicchierino di aceto di vino, 1 noce di burro, 1 cucchiaio di zucchero, sale.

 

Passate prima le fettine di fegato nell'uovo sbattuto, poi nella farina e quindi nel pangrattato. In una padella antiaderente fate sciogliere il burro e fatele rosolare bene dai due lati. Sciogliete lo zucchero nell'aceto e versatelo sulle fette di fegato. Lasciate evaporare e cuocere finché si sia prosciugato bene e servite caldissimo con un Biancoscudaio o un Montefalco entrambi rossi.

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27 novembre 2010 6 27 /11 /novembre /2010 08:18

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 6 bracioline non molto spesse, mezzo litro di latte, 50 gr. di burro, 2 foglie di alloro, 2 chiodi di garofano, nove moscata grattugiata, 50 gr. di mandorle tostate, sale e pepe.

 

In una padella antiaderente fate sciogliere il burro e adagiatevi le foglie di alloro e le braciole, aggiustate di sale e pepe. Fate rosolare bene da ambo i lati le bracioline. Versatevi il latte, la noce moscata, i chiodi di garofano pestati finissimi. Lasciate sobbollire a fuoco basso, finhé si sia rappreso e consumato il latte. A fine cottura incorporate le mandorle tostate tritate finemente e servite caldo con una polenta gialla per contorno, oppure con patate lesse prezzemolate. Vino consigliato un Rosato Valle D'Aosta.

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26 novembre 2010 5 26 /11 /novembre /2010 16:47

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 1 anatra di circa 1,5 kg, 2 foglie di salvia, 1 foglia di alloro, tutto il fegato e il cuore dell'anatra, 1 uovo intero, 50 gr. di prosciutto cotto, 50 gr. di pancetta magra tesa, 50 gr. di coppa di maiale, 2 cucchiai di pangrattato, 50 gr. di parmigiano, 1 rametto di rosmarino, 2 pizzichi abbondanti di cannella, 2 cucchiai di pinoli, 2 cucchiai di uva passa, 1 cucchiaio di Cognac, 1 bicchierino di vino bianco secco, 80 gr. di mandorle tostate, sale e pepe.

 

Fiammeggiate e lavate l'anatra, asciugatela bene. Preparate la farcia. Lasciate in ammollo nel vino l'uva passa per 20 minuti. Tritate molto finemente il cuore e il fegato dell'anatra, tagliate a piccoli pezzettini anche la coppa, la pancetta e il prosciutto, aggiungete il pangrattato, il parmigiano, la cannella, i pinoli, e l'uva passa strizzata. Unite il rosmarino, la salvia e l'alloro. Mescolate tutti gli ingredienti con un uovo intero, il sale e il pepe. Irrorate l'interno dell'anatra con una spruzzatina di Cognac, farcitela col ripieno e sigillate con stecchini l'apertura per evitarne la fuoruscita. Ponetela in uno stampo imburrato e fatela cuocere in forno a 180° per circa un'ora (dipenderà dal tipo di forno). In ogni modo finché risulti ben dorata e croccante, Rigiratela almeno una volta nel suo sugo di fondo, avendo cura di non bucarla. A fine cottura, estraetela, cospargetela di mandorle tostate e tritate e servite trinciata in pezzi di medi grandezza e irrorata col suo fondo di cottura. Vini: Barbaresco o Bardolino, ma si abbina egregiamente anche un Gutturnio Rosso.

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26 novembre 2010 5 26 /11 /novembre /2010 11:18

di Enza Sanna

 

Dopo "L'Assoluto Perfetto" un'altra forte prova di questa intensa e appassionata scrittrice dal linguaggio fortemente icastico, di potente evidenza rappresentativa nella ricchezza delle immagini, prive di ogni forma esornativa, ma tese piuttosto alla ricerca del segno verbale più denso di comunicativa. Anche in quest'opera di forte sensibilità lirica affinata dalla sofferenza del vivere, si coglie una potente nostalgia d'eterno, una fortissima percezione d'infinito, quando l'amarezza, la delusione per le povere cose del mondo annebbiano l'orizzonte e ostacolano i più alti aneliti dell'anima, nonostante la difficoltà di appartenere al cielo, che "non ci appartiene", pur nell'ostinazione di appartenervi/ad ogni costo" (Insostenibile distanza pag.14). Se è "impossibile possedere il cielo/ nell'unico tempo che abbiamo" (Viburno pag: 22) emerge la lucida coscienza della impenetrabilità del mistero che ci avvolge, "l'indecifrabile" che " ti sopravvive accanto senza conforto di stelle" (pag.15).

Meditazione profonda e sofferta che assume talora la connotazione di una confessione silenziosa che, pur senza approdi sicuri, ripercorre le vie infinite della ricerca di Dio e del senso del Tutto: " E tutto par nato dal piccolo giglio/ solitario ai pidi di una Croce" (L'Amore, pag.30).

L'Amore appunto. sentito e vissuto come unica possibilità di riscatto, come positività nel nonsenso della condizione umana, che è e rimane mistero a ciascuno: "Solo l'amore ci fa ricchi...come brezza all'alato la sua luce" (Il gioco resta gioco pag. 32). Nella stessa direttiva si pone il problema escatologico, il mistero della vita e della morte, quella cesura dolorosa e ignota che fa dire alla scrittrice. "il fossato che separa/ i vivi e i morti, pari a due rive esangui/ che non s'incontrano" (Un'altra storia, pag. 28.

E dunque è "sempre più silenzio alla tua riva/ pure se il cielo è a un passo/ e la ferita mai rimaginata" (Alla madre, pag55).

Ma "il traguardo è lì, / dove periscono tutte le cose/ Avverrà lì la metamorfosi" (Oltre quell0ora, pag. 64).

Perché "la vita è un transito di nuvole un po' redente, un po' svanite/ come nella memoria l'eternità dell'addio" (Il calice d'assenzio, p.80). Approdo sicuro di salvezza offre però la poesia a illuminare il buio del cammino quotidiano:

"Poeta t'inventasti la vita/ dall'impasto verbale del suo nulla,/ fosti per tutti l'infinito barlume/ della luce che tocca il mondo" (Poeta, p.53) e che non a caso, dà titolo all'intera silloge. Nell'originale tecnica compositiva emana dalla parola poetica una ricchezza tematica di natura fortemente introspettiva, connotata da una dolente compartecipazione al dramma esistenziale. E' nello scorrere dei versi un'esigenza di chiarezza che affonda nel coacervo di dolori che segnano la vicenda umana, per chiarire a sé e agli altri il mistero che tutto circonda. Pensiero talora non facile da cogliere nella sua interezza, nella trama sottile, in ogni sua minima sfumatura, ma certo coinvolgente. Efficacia e lo spessore di ciascuna cmposizione di questa raccolta unitaria e compatta pur nella divisione delle parti, inducono il lettore alla riflessione, alla meditazione, a porsi domande. E nell'inquietudine del mondo contemporaneo, nel materialismo dilagante, in tempo di omologazione questa è lirica che induce a rivalutare il mondo dello spirito con umiltà, e potremmo dire anche in un viaggio di Fede accessibile a tutti.

Mi piace pertanto concludere questo breve commento con la forte invocazione della Storia: "Signore, Fratello di Misericordia,/ angelo caduto sugli altari/ per un pugno di nequizie./ Le Tue piaghe tendevi/ al privilgio dell'Immensità, /alla perfezione della Resurrezione./ Mentre il cielo inceneriva/ i gigli del Tuo cuore,/ Tu perdonavi le iene dal peccato./ Ora è assenzio dei credenti la croce./ Si dilava il gemito del vento,/ nella sapienza della Trasfigurazione" (Fratello di Misericordia, p.83).    (Enza Sanna)

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