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15 settembre 2011 4 15 /09 /settembre /2011 17:50

 

CHI E' NINNJ

Ninnj Di Stefano Busà nata a Partanna, (Tp), laureata in Lettere. Nel 2013 le è stata conferita anche una laurea in Scienza delle Comunicazioni “ad honorem” dall’Università Pontificia Salesiana. È tra le figure più rappresentative della pagina culturale di oggi.

Poetessa, critico, saggista e giornalista. Scrive poesia dall’età di 13 anni. Si occupa di Estetica e di Letteratura italiana, di Storia delle Poetiche, oltre che di Critica, di Saggistica e Narrativa.

Si sono occupate di lei molte delle più qualificate personalità della critica contemporanea : C. Bo, M. Sansone, F. Fortini, G. Bàrberi Squarotti,  W. Mauro, A. Frattini, A. Piromalli, D. Rondoni, G. Benelli, F. Tomizza, A. Bertolucci, R. Carifi, A. Schwarz, D. Maffìa, F. Ulivi, M. Forti, Geno Pampaloni, M. Luisa Spaziani, G. Raboni, S. Demarchi, V. Esposito, E. Giachery, P. Ruffilli,  S. Gros-Pietro, G. Zavanone, A. Coppola, E. Sanguineti, F. D'Episcopo, A. Merini, P. Perilli, Arnoldo M. Mondadori, N. Pardini, S. Angelucci, A. Spagnuolo, F. Romboli, Arnoldo Foà e molti altri. Ha presieduto  le XX edizioni del Premio  “Iniziative Letterarie-Unione Nazionale Scrittori” e ne presiede inoltre dal 1991 il Centro internazionale delle poetiche. È presidente di un progetto culturale con il Governo e il Consolato Generale dell’Ecuador in Italia. Fa parte di numerose e qualificate Giurie. Dirige la nuova collana “Magister” dell’Editrice Tracce di Pescara.

 

In Poesia ha pubblicato 23 raccolte, quasi tutte premiate. Della prima produzione si segnala il tutto esaurito, (il futuro ne riporterà solo documentazione).

Tra gli ultimi titoli in circolazione:

L’arto fantasma, (2005, Ed. Lineacultura, pref. Giovanni Raboni, vince il Premio "Maestrale, Sestri, 2006)

Tra l’onda e la risacca,  (2007, Ed. Bastogi, pref. Marco Forti, introduzione di Francesco D' Episcopo, (pluripremiato)

L’assoluto perfetto, (2010, Kairos, pref. Antonio Spagnuolo, vincitore dei Premi “Franco Delpino”S. Margherita Ligure e “Histonium” Vasto)

Quella luce che tocca il mondo, (2010, Ed. Bastogi, pref. Emerico Giachery, pluripremiato) 

Il sogno e la sua infinitezza, (2012, ed Tracce Pescara, pref. di Walter Mauro

La traiettoria del vento, (2013, Ed Kairos Napoli, pref. di Davide Rondoni)

Eros e la nudità, Ed. Tracce Pescara, (interventi critici di Walter Mauro, Plinio Perilli, Artur Schwarz), 2013. (premiato al Lago Gerundo, Mi, all’Astrolabio Pi).

Ellittiche Stelle, Ed. ETS, Pisa, pref. di Nazario Pardini (pubblicazione come vincitrice del Premio Il Portone, 2013).

 

In saggistica: Il valore di un rito onirico, (1989, Ed. Il Ponte, New York); L’estetica crociana e i problemi dell’arte. (Lineacultura, Mi, 1996) vince i premi: La Magra (Sp), il Premio G. Parise di Bolzano e il Premio “Nuove Lettere”Istituto Italiano di Cultura,  tutti nel 1997.

 

La scrittrice è collaboratrice del giornale: L’Ora di Ottawa (Canadà) Presidente della Lombardia dell'Unione Nazionale Scrittori. 

È collocata nella Storia della Letteratura Italiana (in 6 vol.) Ed. Simone per Licei e Scuole Superiori. Premiata al Premio “Alfonso Gatto”; “Mario Luzi” e LericiPea, segnalazione d’onore al “Lorenzo Montano-Anterem”, al G. Pascoli” e al Città di Penne nel 2012; vincitrice del Vivarium, Catanzaro stesso anno. Le è stata aggiudicata la sez. silloge inedita del Premio IL PORTONE, Pisa, 2013 con la pubblicazione dell’opera: Ellittiche Stelle. Ha curato insieme ad Antonio Spagnuolo l’opera omnia: L’Evoluzione delle forme poetiche, Archivio Storico della Poesia (vent’anni della migliore produzione italiana contemporanea), Kairos Editore 2013. Nel 2014 è uscito il suo primo romanzo: SOLTANTO UNA VITA (ivi).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rivelatasi come poeta, poco più che quindicenne a Salvatore Quasimodo (Premio Nobel), suo corregionale e amico di famiglia, ha mostrato nei vari decenni una produzione letteraria più che qualificata.

Ha avuto prestigiosi estimatori critici. Scrittrice raffinata e consodidata da plurime esperienze. Laureatasi con una tesi su Benedetto Croce: L'Estetica crociana e i problem dell'Arte ha raggiunto nel tempo ragguardevoli posizioni liriche. Considerata oggi una delle massime figure nel diorama della poesia contemporanea, ha avuto prefazioni da Giovanni Raboni, Marco Forti, Giorgio Bàrberi Squarotti, Walter Mauro, Emerico Giachery, Dante Maffia, Francesco D'Episcopo, A. Coppola, A. Spagnuolo, S. Demarchi e altri, recensori come Attilio Bertolucci, Alda Merini, Fulvio Tomizza, Antonio Piromalli, Neuro Bonifazi, Renato Filippelli.

La scrittrice si è saputa reinventare nel tempo, pur seguendo il solco della tradizione lirica. Il suo linguaggio sfugge al rischio della ripetizione e dell'autocontemplazione estetica, nuovo e sempre motivato risulta il modello, per la continua sollecitazione e ispirazione di un fattore interiore determinante che lo sollecita.

 

"Ninnj Di Stefano Busà ha un verso < presente> il verso non la trattiene in una posa ammirabile e inerte. No, la sua poetica avviene nel momento stesso della nostra lettura. Si presenta a noi come una forza inaugurale. Per questo la poesia di Ninni Di Stefano Busà è forte, possiede la qualità del medesimo vivente in cui si getta a capofitto, in una furia percettiva e interpretativa che sgomenta: Accade misteriosamente." ( Davide Rondoni).

"Un linguaggio esente da scorie che in una continua esigenza di rinnovamento si è fatto sempre più alto "(G.Bàrberi Squarotti).

"Una scrittura che con coraggio va ad occupare uno spazio non indifferente nel diorama di oggi, non soltanto per il perenne discorso sull'uomo, ma anche sulla preziosa consuetudine di restituire alla parola poetica la sua più vera, autentica e alta connotazione" (Walter Mauro).

Una poetica che origina dal divino e si alimenta del quotidiano, superando: perplessità, dubbi, contraddizioni, inquietudini e conflitti esistenziali in un afflato ampio di cosmogonia.

La poesia di N. Di Stefano Busà va oltre il banale, oltre le punte d'iceberg di un diluvio, avendo in cuore la poesia che canta tutto il "suo" sublime stupore e la sua verità. 

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