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26 marzo 2011 6 26 /03 /marzo /2011 16:26

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 150 gr. di mascarpone, 100 gr. di zucchero vanigliato, mezzo bicchiere di Grand Marnier, 30 gr. di frutta candita, 3 uova, 6 fragoloni.

 

In una terrina sbattete energicamente solo i tuorli d'uovo con lo zucchero, incorporate piano, lentamente il mascarpone e la frutta candita tagliata a piccolissime striscioline o pezzettini. Montate a neve fermissima le chiare d'uovo (aggiungete un pizzico di sale fino, per montare meglio). Incorporate al composto e mescolate bene tutto. Sistemate lo spumone in coppette singole, ponendo al centro di ogni coppetta una grossa fragola. Tenere in frigo almeno 3 ore prima di servire. Al momento di servire potete spolverare in superficie una dose di cacao amaro (a piacere).

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26 marzo 2011 6 26 /03 /marzo /2011 16:18

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 3 uova sode, 50 gr. di olio extravergine di oliva, 2 cucchiai di aceto, 1 cucchiaio di senape dolce, sale e pepe q.b.

 

Rassodate le uova (8 minuti dal primo bollore), sgusciatele e tritatele finemente. Raccogliete il trito in una terrina, versate l'olio, l'aceto e la senape, aggiustate con un pizzico di sale e pepe. Mescolate energicamente fino ad ottenere una salsa ben omogenea. Ricoprite con questa salsa il filetto di manzo, le fettine di agnello, l'arrosto e anche i bolliti.

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25 marzo 2011 5 25 /03 /marzo /2011 08:41

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI. 400 gr. di pasta fresca (strozzapreti), 200 gr. di vongole sgusciate e nettate, 12 noci di capesante, 1 scalogno, 1 spicchio d'aglio, 10 pomodorini ciliegini, 2 ciuffi di prezzemolo, alcuni fili di erba cipollina, olio extravergine di oliva, 2 cucchiai d panna, 30 gr. di tartufo grattugiato, sale e pepe q.b.

 

In una larga padella antiaderente con uno spicchio d'aglio e 2 cucchiai d'olio fate aprire le vongole lavate. Eliminate i gusci e tenete in padella solo i molluschi, aggiungetevi le capesante sgusciate e lavate, i pomodorini tagliati a metà, versate la panna con l'erba cipollina tagliuzzata finemente, sale e pepe e lasiate cuocere qualche minuto. Cuocete gli strozzapreti in abbondante acqua salata, scolateli al dente e fateli saltare in padella col condimento. Per ultimo, prima di servire, spolverate un trito di prezzemolo fresco e una grattata abbondante di tartufo. 

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24 marzo 2011 4 24 /03 /marzo /2011 18:46

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 300 gr. di linguine (o tagliolini), un trancio di tonno fresco da 250 gr, 200 gr. di pomodori datterini o ciliegini, 1 mazzetto di rucola, 1 cucchiaio di capperi sott'aceto, 2 cucchiai di olive taggiasche snocciolate, 1 spicchio d'aglio, olio extravergine di oliva, peperoncino piccante, un goccio di vino bianco, 2 cucchiai di pistacchi sgusciati, sale e pepe.

 

Lessate la pasta in abbondante acqua salata. Tagliate il trancio di tonno a piccolissimi pezzetti, dopo averlo lavato e asciugato. In una larga padella con 4 cucchiai d'olio, fate rosolare lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato (che poi toglierete) con i pezzetti di tonno tagliuzzati, versate i capperi sgocciolati, le olive snocciolate e i pomodorini, la rucola lavata e asciugata. Fate cuocere questo sughetto per 15 minuti, finché si restringe e sfumatelo con 2 cucchiai di vino bianco. Scolate al dente la pasta, fatela saltare nel condimento e aggiungete un pizzico abbondante di peperoncino fresco (piccante) o quello in polvere, spolverate abbondantemente con u pistacchi pestati grossolanamente. Servite il piatto molto caldo accompagnato da un Chianti classico.

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24 marzo 2011 4 24 /03 /marzo /2011 18:34

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI. 300 gr. di linguine, 10 scampi, 1 spicchio d'aglio, 200 gr. di pomodorini ciliegini, 200 gr. di salmone affumicato, 3 foglie di basilico, 2 foglie di alloro, 1 ciuffo di prezzemolo, olio extravergine di oliva, sale e pepe.

 

Lessate le linguine in abbondante acqua salata. Ponete in una padella antiaderente con 3 cucchiai d'olio lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato, lo scalogno tritato e fate ammorbidire. Aggiungete il salmone affumicato tagliato a piccolissime striscioline, aggiungete l'alloro, il basilico a foglie e gli scampi lavati e puliti. Versate i pomodorini tagliati a metà escludendo i semi. Aggiustate di sale e pepe. Fate cuocere il sugo per 15 minuti e spegnete il fuoco. Scolate le linguine al dente, fatele saltare nel condimento e cospargete all'ultimo momento con un trito finissimo di prezzemolo. Servite molto caldo con un Lacrima Christi leggermente refrigerato. 

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24 marzo 2011 4 24 /03 /marzo /2011 18:22

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 14 gamberoni freschi, 1 costina di sedano, 1 piccola carota, 1 scalogno, mezzo bicchiere di Grand Marnier, 2 spicchi d'aglio, 2 ciuffi di prezzemolo, 1 cucchiaio di capperi dissalati. sale e pepe q.b

 

Lavate e pulite i gamberoni eliminando il cararape nero. In una padella antiaderente con 4 cucchiai d'olio fate ammorbidire lo scalogno, l'aglio, la carota e il sedano tritatissimi. Quando il soffritto risulta morbido, aggiungete i gamberoni e fateli saltare nel condimento per qualche minuto. Sfumate con il Grand Marnier e fatelo evaporare. Aggiustate di sale e pepe. Prima di servire cospargete con un trito finissimo di prezzemolo. Accompagnate con un Chardonnay del Friuli.

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24 marzo 2011 4 24 /03 /marzo /2011 18:07

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 1 kg di polpo , 2 cucchiai di capperi sott'aveto. 2 tuorli sodi, 30 gr. di mollica di pane, 2 rametti di prezzemolo, 1 spicchio d'aglio, 4 cucchiai di aceto, 2 filetti di acciughe sott'olio, mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva, sale e 1 cucchiaio di pepe verde in grani.

 

 

Fate ammorbidire la mollica di pane nell'aceto. Preparate una salsa mettendo nel mixer i capperi sgocciolati, i tuorli d'uova sodi, l'aglio e il prezzemolo tritati, i filetti di acciuga scgocciolati, la mollica del pane scolata e strizzata, 4 cucchiai d'olio, un pizzico di sale e pepe. Frullate per ottenere una salsa ben densa. Pulite il polpo e fatelo cuocere in abbondante acqua salata finché diventi tenero. Fatelo raffreddare e tagliatelo sottilmente a mò di carpaccio. Tostate le fette di pane casalingo, spalmatevi sopra la salsa verde, sistematevi al centro il carpaccio di polpo e attorno i crostoni di pane. Guarnite il piatto con qualche ciuffo di prezzemolo e servite con un filo d'olio e una spolverata di pepe verde in grani. 

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24 marzo 2011 4 24 /03 /marzo /2011 10:30

di Ninnj Di Stefano Busà  ( x 4 persone)

 

INGREDIENTI: 1 verza da 1 kg, 5 o 6 salamelle magre (tipo verzini), 2 coste di sedano, 1 carota, 2 patate medie, 400 gr. di salsiccia luganega, 5 costine di maiale magre, olio extravergine di oliva, 1 bicchiere di vino bianco, 1 foglia di alloro, 1 cipolla, 1 spicchio d'aglio, 2 foglie di salvia, sale e peperoncino piccante.

 

Lavate bene e pulite la verza eliminando le foglie più dure, affettatela a striscioline e lasciatela sgocciolare. Sbucciate le patate e tagliatele a tocchi grossi. In un tegame mettete abbondante olio e fate rosolare  la cipolla e l'aglio affettati finemente, la carota e il sedano tagliati a piccolissimi cubetti, aggiungete i tocchetti di patate, l'alloro e la salvia. Fate ammorbidire bene gli ingredienti e unite  tutte le carni: prima le costine di maiale, poi le salamelle, e infine la salsiccia tagliata a tocchetti, facendo rosolare tutto nel soffritto. Unite le verze tagliate. Aggiustate di sale: Sfumate con il bicchiere di vino e un cucchiaio di aceto balsamico. Mettetevi anche il peperoncino spezzettato finemente e fate cuocere per circa un'ora, avendo cura, (se necessario), di aggiungere altra acqua se risultasse asciutto. Servite caldo con un Sauvignon rosso. Questo piatto un po' invernale è consigliato con una buona polenta.

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22 marzo 2011 2 22 /03 /marzo /2011 18:34

di Ninnj Di Stefano Busà

 

Un tomo corposo e compatto che mette in evidenza i tratti più salienti di un far poesia da una vita, quello che qui si va ad indagare. Un libro quello di Alberta Bigagli che stimola la lettura e si può considerare lontano dalle avanguardie e vicinissimo al sistema letterario di un modello moderno con ampie apertura verso un surreale in cui si compendia e si condensa tutto il lirismo di questa poetica.

Il vulume, va subito detto, presenta l'iter poetico di Alberta: un dribbling inventato ma non del tutto ermetico, che espone un modello linguistico di qualità nel denso e non sempre dichiarativo complesso letterario, un nucleo ispirativo denso e sagace, costruito intorno ad un patrimonio intellettivo d'illuminata saggezza e fruibilità.

La poesia attraversa il suo mondo dove il segno e le cicatrici prodotte dal tempo lasciano sul campo memorie e brandelli: " i millenni non hanno cancellato/ il riparo del portico in caso di pioggia/ né l'aula grande del raduboi dove/ fece comparsa la malinconia di un crocefisso/ messo nel centro e sollevato in alto./ Ma io so che devo morire. / Solo si consumano i tempi/ perché vado inseguendo con difficoltà/ il senso esplicito di una parola/ cangiante da eternità a infinito e viceversa". Ho voluto tradurre per intero il brano di questa poesia per penetrarne il nocciolo, il cui compendio fa capo a rarefatte parole che si vestono di garbo e di riferimenti, i quali ben sanno interpretare il sigillo e il linguaggio espressivi di una meditazione visionaria solo in apparenza, perché nella realtà si coniuga ad una sorta di unità tematica dell'intera raccolta. Alberta Bigagli estrinseca moduli linguistici suoi propri nel decifrare la "morte" come vicinissima alla parola "ultima" magari referente al nostro bisogno di Dio e di verità.

Una parola lungimirante che ha in sé il dono dell'attesa, dell'amore per il prossimo, dell'accoglienza dell'altro o dell'altrui; esibisce un punto di contatto tra la celebrazione della vita e il suo contrario, sceglie tra il detto e il non detto, quella verità "oltre" che coglie la profondità unica e indivisibile dell'essere.

Sicché quando le emozioni sono nostre, riusciamo a percepire anche il lato oscuro della vita, il suo compiersi, la sua estrema glaciazione che cogliamo in extremis e che ci orienta verso un trascendente della verità più profonda dell'esistere.

In questa raccolta (che ripetiamo è un compendio dell'intera produzione della Bigagli), vanno sottolineati: la compattezza analogica, la valenza dell'impegno espresso, l'estrema varietà dei metodi e dei risultati. Carlo Betocchi, a suo tempo, ha messo in evidenza i pregi di questa poetica, richiamandone l'attenzione sui moduli poetici che vanno ad intrecciarsi ad un modus prosastico di grande compiutezza e fruibilità. L'opera prima infatti prefata dall'autorevole e compianto Betocchi metteva in risalto taluni aspetti che hanno finito per determinare l'intera attività dell'autrice, il suo lungo itinerario compatto e solido si è avvalso sempre di una creatività tematica che è rimasta immutata e indiscussa. La sua biografia è stata un susseguirsi di rappresentazioni che sono andate via via avvicinandosi ai Canti Orfici di Campana. La lettura dei versi di Alberta Binagli offre sempre una strutturazione atta a recuperare l' -amore-  quella coscienza di sé che manifesta o non, assolve il sentimento della vita in maniera superiore.

La maturità è d'obbligo pertanto in un verso che evidenzia l'emozione di un sentimento così forte, ma che pure, ne ha ipotizzato qualche azzardo. Per il resto è sempre una poesia ferma ai suoi fondamentali criteri formali, una poesia fedele alle regole, pronta a captare i conflitti e le pacificazioni dell'animo umano, la brace dei fuochi fatui e di quelli divampanti, recuperare l'amore come fattore integrante di riconciliazione e di consapevolezza, che sa dare e imprimere sentimenti e suggestioni potenti, vibranti di messaggi e di doni come questo suo: " Eppure è morte. E' accoglimento/ nella futira dilatazione. / Io la nomino Grande Memoria/ e vi entrerò cantando a note alte/ all'apparenza solamente muta." (da: Ascoltando poeti giovani, pag260)

L'esistente in Alberta Bigagli appare come il vestito sul corpo, del tutto trascurabile la forma, l'apparenza, il taglio: quel che conta è in interiore, e di tale ampiezza il risultato, che stimola gli elementi decorativi ed estetici dell'intera esistenza, ne fa vibrare il mondo, senza vanificarne la creatura feconda che è in ciascuno di noi.

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21 marzo 2011 1 21 /03 /marzo /2011 09:36

di Ninnj Di Stefano Busà

 

INGREDIENTI: 1 pollo di 1, 5 kg, 1 bicchiere di latte, 2 uova, 4 cucchiai di farina, 1 noce di burro, olio extravergine di oliva, sale e peperoncino in polvere.

 

Tagliate a pezzi piuttosto piccoli il pollo, appiattitelo il più possibile col batticarne. Fate una pastella con il latte, la farina, le uova e un pizzico di sale e peperoncino. Passate i pezzi di pollo nella pastella e fateli friggere nel burro sciolto, al quale aggiungerete 2 cucchiai d'olio. Fateli rosolare bene da ogni parte e poneteli su carta assorbente da cucina a perdere l'unto in eccesso. Servite tiepidi o caldi con un purè di patate o con pisellini al funghetto come contorno.

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